Per quanto mi riguarda, non sono né completamente a favore né completamente contro le censure.
E' vero che in Giappone gli anime sono destinati a diverse età, però c'è anche da dire che nella nostra cultura (italiana ma occidentale in senso lato) i cartoni sono sempre stati destinati ai bambini, fin dai tempi di Walt Disney, e quindi dagli inizi del '900.
Gli anime sono arrivati da noi intorno agli anni '80, mi sembra, quando era ormai impossibile che una concezione decennale e radicata si modificasse.
Quindi credo che sia stato quasi inevitabile cercare di adattare questi anime al pubblico occidentale, che è sempre stato composto soprattutto da bambini, e alcuni tagli sono stati necessari perché cartoni che in Giappone erano destinati ad adolescenti, da noi li vedevano soprattutto ragazzini più giovani.
Quando due culture così diverse si incontrano si cerca sempre di arrivare a dei compromessi, e tagliare le scene osé secondo me non è da condannare.
Però non sono d'accordo su molte altre censure che si potevano evitare. Ne ho viste un paio di Rossana e sono proprio sceme, come quando lei va a comprare il primo reggiseno. Sai che roba, ci sono bambine di 9 anni che non vedono l'ora di averne uno, quindi non mi sembra una scena così scioccante.
A me per esempio dà fastidio quando vengono tagliati riferimenti alla cultura giapponese, anche perché se ho iniziato ad adorarla è stato proprio grazie agli anime. In un certo periodo sono stata così fissata che ho cercato di convincere i miei a lasciare le scarpe sulla soglia di casa prima di farli entrare, ma non ho avuto successo...
Comunque, sarebbe stato l'ideale se avessero mandato in onda le serie censurate durante la fascia protetta e poi avessero fatto le repliche integrali la sera, per gli spettatori più grandi.