Il Quartier Generale dei Mangiamorte

Concorso Fan Fiction #1, one shot sui Doni della Morte

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Emily Darlington
view post Posted on 4/6/2010, 10:24




Allora, come preannunciato apro il concorso per one shot sul settimo libro.

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REGOLE (come mi sento autorevole, eheheheh)

Trama: Quello che volete, basta che riguardi una trama alternativa del Settimo Libro, vale a dire che sia successo nei Doni della Morte ma non sia stato narrato da Harry, cioè abbia un altro punto di vista.

Punti bonus: Se mettete il vaso da notte (a grande richiesta!)

Lunghezza: Oneshot. Non mettiamo un limite di parole, ma l'importante è che non sia un racconto lungo quanto la Divina Commedia

Avvertimenti: Possibilmente cercate di evitare l'Out of Canon più puro (cioè non fate personaggi che abbiano solo il nome dei personaggi di HP e il carattere di qualcun altro).
Sono vietati il yahoi, yuri, lemon e tutte le cose un po' porche che mi obbligherebbero a censurare la pagina, ecc...

Iscrizioni: Non ce n'è bisogno. Se avete scritto una storia la pubblicate, altrimenti no. Siamo in un periodo di verifiche o esami, se non ce la fate non importa. In conclusione non è necessaria l'iscrizione o altro.

Termine: Fino alla fine di Luglio.

Giudici: Io e Cass, cioè le admin. Se per caso questo vi creasse dei problemi fateci sapere, e la prossima volta cambieremo sistema! :D
Per evitare di simpatizzare per qualcuno o simili, io salverò tutte le ff senza il nome dell'autore, così le leggerò senza vedere chi le ha scritte e non rischierò di farmi influenzare. In realtà mi siete tutte simpatiche per cui non dovrebbe capitare comunque, però è per correttezza!

Banner: Per adesso l'ho messo io, anche se fa un po' schifo! Per le prossime volte è apprezzato un aiuto dalle artiste del forum... scusate se non l'ho chiesto prima a voi ma non ero riuscita a dirvelo per tempo! ^_^

Pubblicazione: Potete pubblicare direttamente le ff qui di seguito nella discussione! Magari all'inizio mettete una breve descrizione (tipo quelle di EFP).

Se ci sono domande o problemi, mandatemi un MP, così la discussione semplicemente contiene tutte le ff.

Non l'ho ancora detto, ma la partecipazione è permessa a tutti anche a quelli che non sono iscritti al forum. Insomma a chiunque voglia. :D

Banner per la firma

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forum:
CODICE
[URL=http://crucio.forumcommunity.net/?t=37989402#lastpost][IMG]http://img96.imageshack.us/img96/5356/concorso.jpg[/IMG][/URL]


web:
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Edited by Emily Darlington - 28/6/2010, 13:04
 
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YunaX
view post Posted on 6/6/2010, 20:23




Eccomi, sono la prima a scrivere...la metto sotto spoiler. L'ho scritto ieri sera alle 3 di notte, quindi perdonatemi se non è un granchè. Ho fatto del mio meglio...o forse no...ad ogni modo, eccola qui!

SPOILER (click to view)
Ormai ad Hogwarts regnava il caos. Non si vedeva più neanche un singolo studente in giro per i corridoi, i volti dei ragazzi ostentavano un'espressione di sincero dolore e tristezza ed era davvero difficile sorridere in quei tempi così oscuri. I Mangiamorte ormai erano padroni del castello e la paura regnava sovrana. Con Piton come preside la scuola era decisamente sprofondata e nessuno aveva il coraggio di ribellarsi, nessuno tranne Neville Paciock, ragazzo che era sempre stati goffo ed impacciato, ma che durante quel periodo era cresciuto, sotto ogni aspetto. Aveva preso in mano il comando di un gruppo di ragazzi, conosciuto come ES, creato anni prima dal ricercato Harry Potter e che ora era stato ricostruito. Neville aveva ricomposto quel gruppo per poter affrontare coloro che riteneva "i distruttori della scuola". Per colpa dei Mangiamorte molti ragazzi erano stato strappati alle loro famiglie, come Luna Lovegood, oppure erano stati puniti, feriti e torturati e tra questi vi era proprio lui. Il suo volto era ricoperto di lividi e cicatrici, gli occhi erano gonfi ed arrossati, a causa delle notti che aveva passato senza dormire. Inoltre l'ennesima ribellione da parte sua lo aveva costretto a nascondersi.
-Stupido ragazzino! Come osi rivolgerti a me in quel modo!?- Aveva urlato Alecto Carrow, professoressa di Babbanologia e Mangiamorte, all'ultima lezione, quando Neville le aveva chiesto, urlando, quanto sangue Babbano avessero lei e suo fratello. Lei l'aveva cruciato e colpito ripetutamente con vari incantesimi, fin quando non aveva sputato sangue.
-Stai attento, perchè presto non vedrai più la luce del sole!- Urlò lei, sputandogli addosso. Dopo quel giorno si era nascosto nella Stanza delle Necessità, che gli aveva procurato anche un passaggio con il pub "La testa di porco" ed ora attendeva con ansia il momento in cui Harry li avrebbe raggiunti per porre fine a quei giorni di prigionia. Steso su un'amaca, un giorno, osservava il soffitto della stanza, quando la porta si aprì ed entrò un ragazzo dal viso ammaccato e gonfio.
-Neville, sono io, Seamus.- Il ragazzo si avvicinò all'amaca dove riposava l'amico e gli diede una grossa pagnotta.
-Tieni, mangia. L'ho rubata a cena...starai morendo di fame.-
-Si, grazie Seamus.- Ringraziò Neville e affondò i denti nel pane, ancora morbido e caldo.
-Come sono andate le lezioni oggi?- Chiese, guardando Seamus e quello assunse un'aria triste e scosse la testa.
-Come al solito, uno schifo...oggi ho dovuto subire i crucio di quei due idioti di Tiger e Goyle, sono tutto dolorante!- E mosse la spalla, con una smorfia di dolore.
-Mi dispiace. Questa scuola sta cadendo a pezzi! Spero solo che Harry, Ron ed Hermione arrivino presto!- Esclamò speranzoso Neville, ma Seamus fece una risata di scherno, terribilmente vuota.
-Credi davvero che arriveranno? Secondo me in questo momento se ne stanno infichiando di tutti noi e ci lasceranno qui a marcire!- A quelle parole Neville si alzò e lo guardò furibondo.
-Come puoi dire una cosa del genere?! Io sono sicuro che arriveranno! Vedrai!- Detto questo si allontanò, prese un vaso da notte e svuotò il contenuto nel gabinetto del bagno che la Stanza aveva creato con l'arrivo delle ragazze. Sospirò: ad essere sincero neanche lui era convinto delle sue parole. Avevano aspettato davvero per molto tempo, quando sarebbero arrivati a salvarli? Un grido si levò e Neville corse fuori dal bagno.
-Seamus! Che succede, perchè hai urlato?!-
-Si aperto il passaggio di Aberforth!- Disse il ragazzo e Neville gli rivolse un gran sorriso.
-Avverti tutti gli altri! Che ti avevo detto? Sono arrivati!- E saltò dentro il passaggio che portava al pub. Sapeva chi avrebbe trovato alla fine del tunnel e non poteva fare a meno di sorridere...finalmente i tempi bui erano finiti!


Edited by YunaX - 30/6/2010, 13:47
 
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bellafancrazy94
view post Posted on 27/6/2010, 16:06




Anche io ho messo la mia FF sotto Spoiler ^^ Leggete e divertitevi ^^

SPOILER (click to view)
7° anno (La rimonta al potere del Signore Oscuro)



A casa Malfoy c'è un'altra riunione Oscura, per decidere come uccidere il giovane Sfregiato Patronus San Il Ragazzo Che E' Sopravvissuto Per Puro Culo Potter (Il nome è un po' lungo, ma ci stiamo lavorando nd autrici)



VOLDIE: Bene, miei cari Mangiamorte, siamo riuniti a casa dei Malfoy per una bella chiacchierata, parleremo di qualcosa di nuovo, qualcosa di completamente innovativo!



AVERY: Finalmente ha letto la recensione sul marketing per pubblicizzare le magliette dei Mangiamorte con lo sponsor: "Mangiamorte, perchè noi valiamo" con la faccia di Lucius, dei suoi

bei capelli dorati e con uno shampoo in mano...



PITON: Solo che dietro c'è quella stupida foto con me e i miei capelli, credi che non se ne sia accorto nessuno che quello davanti non sono io dopo il trattamento ma Lucius??



AVERY: A me sembrava un'idea sagace!!!



PITON: Tu non sai nemmeno che cosa voglia dire la parola sagace!!!!



BELLA: Basta!! L'Oscuro Sire deve parlare!



VOLDIE: Grazie Bella...



BELLA: Di niente mio signore...



Bella fa una faccia assorta e comincia a sbavare...



AVERY: Ecco che ricomincia... L'ultima volta sono scivolato sulla sua bava!!



Nott annuisce con sguardo serio...



VOLDIE: Oggi parleremo di...



Rullo di tamburi...



VOLDIE: Harry Potter!!



AVERY: Se non sapessi che vuole ucciderlo crederei che il nostro Signore è innamorato di lui... Codaliscia dopotutto ha ragione... non fa altro che parlare di lui...



VOLDIE: Qualcuno ha qualche idea?

Silenzio assoluto...

VOLDIE: Come sospettavo, nessuno mi ha chiesto come mai ho rapito Olivander... bhè... fa lo stesso, non ve lo avrei detto comunque... ma, il punto è che devo prendere la bacchetta di uno di voi...



Voldie si copre gli occhi con la sua Oscura mano e comincia a fare la conta puntando il dito a turno contro ogni singolo Mangiamorte, quando si ferma il dito è puntato contro Piton...



VOLDIE: Bene, credo proprio che prenderò la bacchetta... di Lucius...



LUCIUS: Ma, mio signore, avete indicato Severus!!!!!



VOLDIE: Si, ma se ricordi bene tu mi dicesti tre anni fa che avrei potuto prenderti la bacchetta!



***Flashback***



VOLDIE: Tu dovrai mettere la carne... vuoi sembrare un Emo????



CODALISCIA: Perché la mia carne?? Mettiamo i capelli di Lucius!!!!



LUCIUS: Prenditi il mio braccio, la mia gamba, LA MIA BACCHETTA!!!!!!!! Ma i miei capelli no!!!



***Fine Flashback***



LUCIUS: Merda!



Lucius estrae la bacchetta e la porge al Signore Oscuro, poi, pensando di dover portare la vecchia a quello strampalato di Olivander fa un gesto involontario, tenta di afferrare la stecca bianca (Che poi non è per niente bella... o almeno, non quanto la mia nd Lucius) (La pagherai per aver detto questo, ti raperò a zero!!!!!! nd Bellatrix)



VOLDIE: Darti la mia bacchetta? Io, l'Oscuro Signore, dovrei darti la bacchetta che ha fatto la storia di questo mondo?



LUCIUS: No, c'è stato un errore... volevo solo...



VOLDIE: Derubarmi, non è così?



LUCIUS: Lasciamo perdere...



(LUCIUS: e poi, se è la bacchetta che ha fatto la storia di questo mondo perché deve prendere la mia???)



VOLDIE: Oggi abbiamo l'onore di avere un grande attore tra noi, una spia, il voltafaccia per eccellenza, signore e signori... Severus Piton!!!!!!!! Un applauso per favore...



Tutti, tranne Bella, applaudono e gridano, Avery comincia a piangere...



AVERY: Sev!!!!! Sei tutti noi!!!! WOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!



PITON: Grazie... troppo buoni!



VOLDIE: Allora Severus, che altre notizie hai da darci?



PITON: Bhè... se vogliamo uccidere Potter avrei una mezza idea... ho saputo che l'Ordine porterà via Potter la notte del compimento dei suoi 17 anni, per poterlo portare via con la magia senza che nessuno al Ministero lo rintracci, ormai sanno che il Ministero lo controlliamo noi ora... il vecchio barbuto mi aveva detto anche che avrebbero fatto bere la Pozione Polisucco ad altri 6 membri dell'Ordine... così si sarebbero trasformati in Harry Potter...



AVERY: Oh!!! 7 Potter! L'Oscuro signore ha abbastanza difficoltà ad ucciderne uno... figuriamoci 7!!!!



Voldie lo guarda mooooooolto male...



PITON: Ma io so che la data che hanno fornito era un depistaggio, lo porteranno via il 29, non il 31, alle 11 di notte preleveranno Potter da Privet Drive e lo porteranno a casa di qualcuno dell'Ordine...



VOLDIE: Hai qualche idea su come prenderlo?



PITON: In verità si, io credo che dovremmo dividerci in 7 gruppi, poi alle 9.30 appostarci davanti a casa sua e aspettare che tutti e sette escano fuori e che si dividano... e poi i nostri sette gruppi si divideranno e seguiranno i Potter... che ne dice???



VOLDIE: Dico che è l'idea più stupida che abbia mai sentito... io credo invece che dovremmo dividerci in 7 gruppi, poi alle 9.30 appostarci davanti a casa sua e aspettare che tutti e sette escano fuori e che si dividano... e poi i nostri sette gruppi si divideranno e seguiranno i Potter...



BELLA: Che idea geniale mio signore!!!!!



Piton comincia a piangere e si rannicchia in un angolo...



PITON: questo è il mio spazio… questo è il mio spazio…


7° anno, battaglia di Hogwarts, il momento cruciale…



Siamo nel giardino di Hogwarts, c’è aria di sfida… c’è aria di vittoria… una o l’altra parte vinceranno… sarà il male? Sarà il bene? Chi lo sa? (La vuoi smettere di fare la logorroica e cominciare a narrare gli eventi? nd Bellatrix) (Cercavo di creare un po’ di suspance, di intrattenere i lettori… nd autrici) (Se continui così quelli si addormentano… comincia a raccontare altrimenti ti crucerò così forte che invidierai quei Paciock che per poco non mi schiattavano durante l’interrogatorio semplice e pacifico… nd Bellatrix).



BELLA: mio signore, il ragazzo non arriva…



VOLDIE: forse mi sono sbagliato… non arriva… forse non è così coraggioso come credevo…



Bella si gira verso Avery e allunga una mano, il Mangiamorte le passa un sacchetto di soldi…



BELLA CON UNO SGUARDO COMPIACIUTO: te l’avevo detto…



AVERY: sisi... va bhè... come ti pare, ma se fossi in te abbasserei la voce… se il Signore Oscuro ci

sentisse sarebbero cavoli amari…



BELLA: forse hai ragione…



Potty spunta fuori dal nulla, come una margheritina… e Bella non la prende tanto bene…



BELLA: e che palle!!!



AVERY: si!!!!!! Dammi i miei soldi!!!!!!!



Bella porge di malavoglia il sacchetto di soldi ad Avery, che contento comincia a ballare la Macarena…



POTTY: no…



VOLDIE: bene bene bene… Harry Potter, il ragazzo che è sopravvissuto…



Bella ansima, aveva cruciato il povero Avery fino allo sfinimento (di Avery chiaramente), e guardava ora il povero Potty che aveva gli occhi pieni di paura, ora l’Oscuro Sire, che sembrava godere tantissimo alla vista di quel bambino spaurito… Voldie alzò la bacchetta e aprì la bocca pronto a scagliare l’Avada Kedavra sul ragazzo che gli aveva fatto fare la figura di merda più grande del secolo…



VOLDIE: …



PIATTOLA: NOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!



BELLA: e che palle!!! Stai zitta una buona volta… stiamo cercando di lavorare qui!!!



La piattola dai capelli ramati abbassa lo sguardo mortificata…



BELLA: così va un po’ meglio…



VOLDIE: …



L’Oscurissimo alza la bacchetta ma non parla… scrive in aria…



Non riesco a parlare…

Mi è andata via la voce, lo sapevo

Che dovevo usare un megafono per

Farmi sentire da tutta Hogwarts…

Bella, dì a Piton di portarmi una pozione

Ricostituente per il mal di gola…



BELLA MORTIFICATA: mio S-S-Signore… l’a-a-avete ucciso… cioè, Nagini l’ha ucciso…



E dov’è quell’ingrata?



BELLA: è m-m-morta… mio Signore…



***Flashback***



BELLA: devo trovare il modo per far fuori quella merda di biscia (è un pitone… nd autrici) (è

uguale nd Bellatrix)…



NAGINI: sciacasascima… (brutta stupida capisco perfettamente quello che dici!)



BELLA UN PO’ CONFUSA: anche io ti voglio bene Nagini…



(BELLA: chissà se ha capito quello che ho detto… ma credo che sia troppo stupida per capire certe cose…)



BELLA: ah!!!!!!!!! Ho trovato il modo per uccidere quella stupida lucertola (è un pitone!!! Nd autrici) (è uguale… nd Bellatrix)…



Bella prende un capello di Potter usando l’Incantesimo di Appello, prende della pozione polisucco dall’ufficio di Lumacoso e ci mette i capelli dello Sfregiato, in pochi secondi i suoi capelli si ritraggono e fanno posto a degli orrendi capelli corvini, un orrendo taglio si fa strada sulla sua fronte, la sua prospettiva di visione si abbassa, è diventata diversa… è diventata un tappo, come se non bastasse è diventata cieca come una talpa… usa di nuovo l’Incantesimo di Appello e appaiono un paio di occhiali, non sono esattamente di Potter ma comuncque ci vede meglio…

Bella/Potty si reca verso il ragazzo più stupido che sappia essere amico di Potter, Weasley non c’è…



BELLA/POTTY: Neville, se io non dovessi tornare… voglio che tu faccia una cosa per me…



CHECCA: perché se non dovessi tornare? Non avrai mica intenzione di consegnarti!!



BELLA/POTTY: no!! Ma se non dovessi farcela… voglio che tu faccia una cosa per me…



CHECCA: cosa?



BELLA/POTTY: devi uccidere il serpende di tu-sai-chi…



CHECCA: perché?



(BELLA/POTTY: e ora che gli dico???)



BELLA/POTTY: serve per sconfiggere l’Oscuro Si… cioè, volevo dire tu-sai-chi…



CHECCA: OH! Allora va bene…



Bella/Potty corre via verso la foresta proibita… ormai quel corpo deforme in cui è stata costretta ad abitare per vivere per sempre con il Signore Oscuro sta cambiando, stanno ricomparendo le grosse tette e i capelli crespi stanno crescendo e arricciandosi, la cicatrice è scomparsa del tutto…



(BELLA: SI!!! Ce l’ho fatta!!!)



AUTRICI: ma non ti conveniva usare la Maledizione Imperius anziché fare tutto ‘sto casino???



(BELLA: merda!!! Non c’ho pensato!!!)



BELLA: ci ho pensato ma poi mi sono detta che molte cose sarebbero potute andare storte…



AUTRICI: tipo?



(BELLA: e ora che cazzo le dico???)



BELLA: tante cose… che… ehm… ora non mi vengono in mente…



(BELLA: fiù!!!



Bella si passa il dorso della mano sulla fronte…



BELLA: si!! L’ho presa per il culo!)



***Fine Flashback***



(BELLA: hihihi!!!)



BELLA: mio signore, vuole che le prenda una pozione ricostituente alla merda di Ricciocorno Schiattoso?



Un Riccio-che???



BELLA: un Ricciocorno Schiattoso… me l’ha fatto vedere la pazza Lovegood…



La pazza annuisce con vigore…



BELLA: è una creatura magica molto strana… ma soprattutto non capisco come possa essere così irascibile, fanno paura, prima me ne ha fatto vedere uno, che quasi mi faceva esplodere la sua enorme e acuminata coda in faccia…



Che ne dici di portarmi qualcosa che non implichi

L’utilizzo di merda di creatura magica????



Bella fa il saluto dei Marines con sguardo serio, estrae la bacchetta e con un urlo sovraumano comincia a correre come una pazza verso il castello…



POTTY: oh mio dio che idiota…



PIATTOLA: ha parlato quello che, essendo l’ultima speranza di questo mondo di merda…



SIG.RA WEASLEY: GINEVRA MOLLY WEASLEY!!!!!



PIATTOLA: scusa mamma… come stavo dicendo… essendo l’ultima speranza di questo mondo

di… ehm… di questo mondo, decide di suicidarsi come un pollo incallito…



LUCIUS: finalmente la tua boccaccia è servita a qualcosa!



PIATTOLA: tappati le noccioline e chiudi il pappatoio!!!



LUCIUS: tappati le cosa?? E chiudi il cosa??? Ma come ti permetti ragazzina dai capelli sfibrati???



Nel frattempo che Mangiamorte e Fenicotteri (Fenice nd Silly) si perdono in inutili chiacchiere è

tornata da eroina la nostra Bella, che continua ad urlare e a lanciare Avada Kedavra a cavolo…



BELLA: mio signore!!! Ho incontrato numerosi ostacoli lungo il mio cammino ma ci sono riuscita…



Voldie beve il misterioso intruglio e dopo pochissimi secondi la sua voce ritorna quella di sempre…



VOLDIE: dunque… dove eravamo rimasti?? A si!! AVADA KEDAVRA!!!!!!





Potty stramazza a terra come un sacco di patate… un boato raggiunge le orecchie del povero

signore Oscuro che perde l’equilibrio per lo spavento preso…



BELLA: si!!!! Sisisisisisisisisisisisisisi!!!!!!!



AVERY: Bella, abbiamo capito che sei felice, ma non c’è bisogno che fai la danza della…



BELLA: CRUCIO!!!



AVERY: AAAAAAAAAAAAARRRRRRRRRRRGGGGGGGGGGGH!!!!!!!!



POTTER: non sono morto!!!!



BELLA: l’ho detto e lo ripeto: e che palle!!!!



Il resto della storia lo sappiamo tutti…
 
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alinda86
view post Posted on 28/6/2010, 21:50




ho appena dato un'occhiata ai vostri spoiler... non l'ho fatto prima perchè sapevo che avrebbe bloccato irrimediabilemente la mia vena creativa. e forse sarebbe stato un bene. mi sa che ho scritto troppo.... va beh, ormai è fatta
SPOILER (click to view)
Il vecchio sbadigliò e si stropicciò gli occhi feriti dai raggi che entravano nella stanza. Chiedendosi che ore fossero e chi diamine avesse aperto le imposte, si alzò dal letto. Cioè, in realtà sarebbe più corretto dire che rovinò pesantemente giù dal letto, perché è proprio quello che fece il vecchio: volò poco elegantemente sul pavimento. Si chiese anche dove caspita si trovasse, e chi Merlino fosse. Realizzò in quell’istante di avere un forte mal di testa, probabile causa delle sue difficoltà motorie e cognitive.
“Una cosa è certa” si disse mentre, in preda alla nausea, cercava di alzarsi e di rimettersi a sedere sul letto “ieri sera devo aver bevuto parecchio.”
A fatica riguadagnò il cuscino e, con la faccia sprofondata in esso, si riaddormentò. Dormì poco e male, in parte per colpa della luce che entrava dalla finestra, in parte per certi sogni che lo tormentavano.
Un paio di ore più tardi, sospirando pesantemente, il vecchio si rassegnò alla scomodità delle braccia di Morfeo e decise di occupare il proprio tempo in modo più proficuo. Per esempio scoprendo chi e dove fosse. Per prima cosa esaminò la stanza in cui si trovava: una piccola camera arredata in modo spartano e senza nessun particolare degno di nota. Un letto, un armadio, un tavolino e una sedia erano l’unico arredamento. Niente quadri né oggetti personali. Si alzò e aprì l’armadio. Vuoto. Attaccato all’anta destra c’era però uno specchio, che gli restituì l’immagine di un vecchio in pigiama, con una gran barba e un ammasso di capelli bianchi e disordinati. “Eh eh” ridacchiò “almeno ora sappiamo che faccia ho”. Si mise di profilo “Toh! Che brutto naso!”
Ridacchiando fra sé e sé richiuse l’armadio e si diresse verso la porta, deciso ad esplorare le altre stanze. Solo che la porta era chiusa a chiave. Abbassò più volte la maniglia, tentando inutilmente di far scattare la serratura. Rabbuiato, si guardò intorno in cerca di una chiave, ma non ne trovò. Poi, improvvisamente, gli si illuminò una bacchetta. “Ho capito! Sono in un punta e clicca. Devo raccogliere gli oggetti di questa stanza e combinarli tra loro per riuscire ad uscire. Dunque… il letto!”
Battè due volte le mani dalle lunghe dita e, felice come un bambino con un nuovo giocattolo, tornò verso al letto. Si inginocchiò e guardò sotto. Polvere. Guardò sotto al cuscino e sotto al materasso. Niente. Deluso, passò ad esaminare il tavolo poco distante. Questa volta ebbe più fortuna: trovò un paio di occhiali a mezzaluna. Senza pensarci su, il vecchio lì inforcò e, sorpreso, si accorse di vederci molto meglio. Continuò l’esame del tavolo e della sedia, senza risultati. La finestra era anch’essa chiusa. Fuori diede solo una rapida occhiata. Se c’erano indizi, tanto per il momento non avrebbe potuto raggiungerli. E comunque, di indizi non ce n’erano. Solo vecchie case malandate affacciate su un vicolo. “Hogsmeade” pensò il vecchio “l’unico villaggio in Inghilterra abitato interamente da maghi”
Interrogandosi sulla bizzarria di quest’ultima pensata l’anziano e inconcludente protagonista di questa ff tornò ad esaminare il letto. Sia mai che ora che aveva messo gli occhiali, gli capitasse di trovare qualcosa che prima gli era sfuggito. E in effetti qualcosa trovò: un piccolo ragno si faceva i fatti suoi attaccato ad una delle gambe del letto.
“Affascinante ma pressoché inutile” commentò il vecchio col pigiama, guardandosi intorno sconsolato. Poi si diresse con passo deciso verso l’armadio. Appoggiò le dita al bordo superiore e, saltellando, tentò di guardare sopra, nel caso ci fosse un qualche indizio su come uscire dalla stanza, ma anche lì non trovò altro che polvere. “Uffa” brontolò “questo gioco non mi piace, è troppo difficile…”
Si chinò a guardare sotto l’armadio. E qua, finalmente, qualcosa catturò la sua attenzione. Uno dei piedi del mobile si era rotto ed era stato sostituito da un grosso librone. Il vecchio si coricò sul pavimento e, allungandosi più che poteva, riuscì a raggiungere il volume, sollevare un poco l’armadio (meno male che era vuoto) e prendere il libro.
“Vita e bugie di Albus Silente, di Rita Skeeter” lesse.
Chissà perché quei nomi gli suonavano familiari. Sfogliò rapidamente il libro, alla ricerca di foglietti o annotazioni. Niente. Ricontrollò pagina per pagina, con cura, ma ancora non trovò nulla di insolito. Fu in quel momento che la realtà gli piombò addosso con tutte le conseguenze del caso. NON era il protagonista di un brutto “punta e clicca”. ERA chiuso a chiave in una stanza. Ed ERA senza memoria. L’unica nota positiva era che era vestito anche se non troppo decorosamente (molti punta e clicca iniziano col protagonista in boxer). E aveva un libro in mano. Così fece l’unica cosa possibile. Si sedette sul letto, il libro appoggiato sulle gambe incrociate, i gomiti sulle ginocchia e i polsi contro gli zigomi, e si immerse nella lettura.
Parecchio tempo dopo il vecchio chiuse il libro, sfinito. Aveva la testa piena di nomi, luoghi e avvenimenti. E soprattutto si sentiva vagamente male per colpa di tutta la cattiveria che trasudava dalle pagine di quel libro. “Altro che dente avvelenato…” si disse “Questa Rita Skeeter ha tutta la dentiera tossica”
Si alzò e si avvicinò alla finestra. Il suo sguardo si perse nell’azzurro del cielo, mentre rifletteva su quanto aveva appena letto e i pezzi del puzzle andavano pian piano a posto. Tutto (o quasi) in quel libro gli suonava familiare. Kendra, Hogwarts, il funerale di Ariana… Gellert Grindelwald… Godric’s Hollow. Non erano ricordi nel vero senso della parola, ma almeno aveva la vaga sensazione di aver vissuto in prima persona molti di quegli avvenimenti. Ma non poteva essere Albus Silente, il preside di Hogwarts era morto! C’era però un fratello, Aberforth, gestore di un pub di dubbia fama ad Hogsmeade. Hogsmeade… lo sguardo gli cadde sul vicolo. Bene. Ora il vecchio aveva un nome e un cognome. Ed era un mago. Ed era chiuso a chiave in una stanza del suo stesso pub. “Dettagli…” mormorò tornando verso la porta.
Avrebbe tanto desiderato avere una bacchetta. Anche se in effetti non ricordava affatto la formula per aprire le porte. Almeno avrebbe potuto infilarla nella serratura e incrociare le dita. Alla TV babbana di solito funziona. Si concentrò sulla toppa. “Ehm… apriti!” ordinò indeciso. “Per favore? Abra Kadabra? Sim salabim! Apriti ssesamooo! Ehm… Bidibibodibibù. Le luci vanno giù e non si scherza più! Alohomora! Scià scià scialanda!”
E finalmente la porta si aprì. Circospetto Silente uscì nel corridoio e si guardò intorno. Non c’era anima viva. Si diresse verso le scale e stava quasi per scendere al piano di sotto, quando una porta che non aveva notato si aprì all’improvviso alle sue spalle.
- Ah, sei qua - disse una voce melliflua
- Uhm… sì - rispose il vecchio, sulla difensiva.
Si girò a squadrare il personaggio alle sue spalle. Quei capelli unti e quel naso gli ricordavano qualcuno.
Piton non parve per nulla infastidito dall’esame a raggi X, sia perché era una costante nella famiglia Silente squadrare a quel modo la gente, sia perché stava a sua volta esaminando minuziosamente il mago che aveva di fronte.
- Sei in pigiama - commentò lievemente infastidito
- E tu somigli a Renato Zero - replicò Silente, che finalmente aveva dato un nome a tutto quell’untume.
- Il mio nome è S-E-V-E-R-U-S P-I-T-O-N - sillabò sibilando il preside di Hogwarts.
Tra i due cadde il silenzio. Piton continuò a fissarlo torvo. Silente gli restituì un candido sguardo di educata attesa.
- Che hai fatto al naso? - indagò Piton, cogliendo il vecchio alla sprovvista.
Accidenti, tutto quello che sapeva su se stesso lo aveva letto nel libro della Skeeter, e lì non si parlava del suo naso. Si parlava un sacco del naso del fratello, in compenso. Ma del suo proprio no. E ora quell’antipatico personaggio faceva domande scomode sul pianerottolo…
- Notte brava - tagliò corto.
- Notte brava un corno - bofonchiò un terzo uomo salendo le scale. - Non vedi che è mio fratello? -
- Albus? - domandò Piton inarcando un sopracciglio. - Non erano questi i piani -
- E questo non è il luogo più adatto per discuterne. - Rispose Aberforth indicando con un cenno una delle due porte.
Piton vi entrò con sussiego e Aberforth lo seguì. Dopo un primo istante di indeciso anche il vecchio smemorato entrò nella stanza. Aveva seguito lo scambio di battute tra i due con crescente curiosità e un misto di disappunto, mentre il puzzle mentale che si era costruito andava in pezzi.
Dentro la stanza vi era un tavolo con quattro sedie, un caminetto acceso e tante ragnatele. I tre personaggi presero posto attorno al tavolo e, dopo aver evocato parecchi incantesimi anti-spia, si decisero ad aprire le ostilità. O meglio, due di loro aprirono le ostilità, mentre il terzo li osservava con interesse.
- Spiegati - ordinò Piton
- Ohhhh. A quanto pare sua Presidenza è troppo impegnata per rendersi conto di quello che è successo nei confini della sua scuola -
Piton ignorò la provocazione.
- Non si è accorto che il Signore Oscuro ha violato la tomba di mio fratello -
- Ma in buona sostanza - si intromise quello che, a questo punto non sapeva più se essere Albus o meno - Io, sono morto o no? -
- Ma cos’ha? - chiese Aberforth guardando Piton come se fosse tutta colpa sua.
- Perdita della memoria - spiegò questi, leggermente infastidito - Può succedere quando si affrettano i tempi. La pozione era calibrata per durare un anno esatto. -
- T’ho appena detto che è stato Tu-Sai-Chi. Ha profanato la sua tomba per impossessarsi della bacchetta -
- La bacchetta? - chiese Piton stupito
- L’ho trovato ieri sera che vagava lungo la strada per il villaggio. L’ho tramortito e portato qua.- Continuò Aberforth
- Come sai che è stato l’Oscuro Signore? -
- Chi altri avrebbe potuto bypassare gli incantesimi di protezione? E poi ho visto le tracce del rettile -
- Nagini -
- Come vuoi. - Grugnì Silente.
- Dunque questo contatto forzato con l’aria pura ha risvegliato Albus prima del tempo…- mormorò Piton.
- Albus sarei io? - domandò educatamente il vecchio portandosi l’indice al petto.
Piton lo guardò come se si fosse accorto in quel momento della sua presenza. Una presenza puzzolente, a giudicare dall’occhiata che le lanciò.
- Sì - sospirò infine.
Albus Silente appoggiò i gomiti al tavolo, congiunse le mani all’altezza del naso e si immerse in una profonda meditazione.
Aberforth lo osservò per un po’, leggermente a disagio, poi incrociò lo sguardo di Piton.
Questi si strinse nelle spalle. - Non ci sono precedenti. Non so quanto tempo ci voglia perché torni normale. Non so nemmeno SE tornerà normale. –
- Normale non lo è mai stato - rimbeccò il fratello, per nulla preoccupato.
Calò il silenzio, rotto solamente dal crepitare del fuoco nel caminetto. Lo sguardo di Piton si perse tra le fiamme. Si ritrovò a pensare a Potter e ai suoi allegri compari. Chissà cosa stavano facendo in quel preciso momento. Chissà se si erano già sbarazzati dell’ultimo Horcrux…

In quel mentre, nascosti in una foresta Harry Potter , Ron Weasley ed Hermione Granger erano alle prese nientemeno che con un vaso da notte.
Harry guardò l’oggetto, ma non riuscì a metterlo bene a fuoco. Strinse gli occhi, inclinò la testa… senza risultato. Provò a togliere gli occhiali e, finalmente, i contorni gli parvero più nitidi.
- Allora? – domandò Hermione mordendosi il labbro inferiore.
- Decisamente ci vedo meglio senza occhiali! – esultò lui.
- La vista di Harry ha acquistato un altro punto, ora ci vede meglio, non è vero Harry? – si intromise Ron
- Effettivamente – rispose lui, incerto – ho acquistato un punto. Forse addirittura due o tre –
- Ma cosa…? Cioè, cosa c’entra la vista di Harry? Dobbiamo tornare agli Horcrux! – si spazientì Hermione.
- Tecnicamente – la contraddisse Harry – in questa ff non è richiesta la distruzione di tutti gli Horcrux. E’ invece richiesto che Harry, cioè io, abbia un altro punto di vista. Si suppone che ad un certo punto della narrazione succeda qualcosa per cui io ci vedo meglio. E… – continuò rivolgendo uno sguardo colmo di gratitudine al presunto Horcrux che, da parte sua, continuò a far finta di niente – beh, e successa -
Durante lo sproloquio di Harry, sul volto di Hermione si erano susseguite tutta una serie di emozioni. Dubbio, incredulità, stupore, un lampo di comprensione. E compassione, soprattutto compassione.
- Ma solo io mi sono presa la briga di leggere BENE tutto il regolamento del concorso? Non dice che Harry deve acquistare punti di vista (che poi si dice decimi, non punti. Questo lo so perché il fratello di mio padre, mio zio, è ottico e ho letto 3 volte tutti i suoi libri nelle vacanze estive tra la prima e la seconda elementare). Dice che la trama deve essere narrata da un punto di vista che non sia quello di Harry. Nel senso che Harry non deve occupare tutto lo spazio coi suoi monologhi interiori o peggio ancora con le sue sedicenti visioni e intuizioni brillanti –
- Ooooh – gemette Ron, accasciandosi su uno sgabello da viaggio – Quindi non stiamo più vincendo perché Harry ha riacquistato la vista? –
- Va bene lo stesso – cercò di consolarlo Hermione. - Il punto di vista principale è quello del vecchio, quindi la condizione è rispettata. E poi vorrei farti notare che noi molto probabilmente saremo almeno nominati in quasi tutte le ff di questo concorso, quindi vinciamo comunque. Al massimo è l’autrice che dovrebbe preoccuparsi. –
- E io vorrei farti notare, cara la mia insopportabile so-tutto-Hermione-Granger, che quella che adesso decide di censurarti sono io – disse l’autrice, sogghignando beffarda mentre le sue dita, muovendosi agili sulla tastiera, riportavano la narrazione dove avrebbe dovuto essere, e cioè a Hogsmeade, il più lontano possibile dall’insopportabile trio.

- Ricapitolando - disse Silente, scuotendosi dal torpore meditativo in cui era caduto - ho inscenato la mia morte e sarei dovuto rimanere sottoterra per un anno intero. Corretto? -
Piton annuì contrariato. Questo Silente che non sa le cose è quasi irritante quanto quell’altro che le sa e non le dice.
- Motivo? - indagò Albus
- L’Oscuro Signore ha chiesto al giovane Malfoy di ucciderti. E la cara Bellatrix mi ha costretto al voto infrangibile nel caso il nipote non avesse avuto abbastanza fegato. A questo punto tu hai deciso di farti da parte per mia mano, in parte per proteggere il ragazzo e in parte per aumentare il mio prestigio agli occhi di Voi-Sapete-Chi. Nel frattempo, Potter & Co. si sarebbero occupati di trovare e distruggere gli Horcrux in modo da permetterti, al tuo risveglio, di affrontare l’Oscuro in un incontro ad armi pari… -
- Horcrux… - mormorò Silente fra sé e sé - Sette? - chiese poi a voce alta
- Come lo sai? - trasalì Aberforth
- Le mie supposizioni sono quasi sempre esatte - rispose gentilmente Albus - Ebbene? - chiese poi a Piton, che tra i due pareva quello meglio informato
- Il diario di Riddle e l’anello dei Gaunt erano già fuori combattimento. Ho provveduto io stesso a distruggere il diadema di Corvonero, che si trovava a scuola, mentre Potter e i suoi allegri compari hanno trovato e neutralizzato il medaglione di Serpeverde, la coppa di Tassorosso e proprio questa notte anche il vaso da notte… -
- Di Godric Grifondoro - concluse Albus soddisfatto
- Il vaso da cosa di chi? - balbettò Aberforth sempre più confuso
- La notte in cui Tom andò dai Potter per ucciderli - gli spiegò il fratello - egli aveva intenzione di creare il sesto ed ultimo Horcrux. Aveva usato oggetti appartenuti a tre dei quattro fondatori di Hogwarts, a rigor di logica serviva qualcosa di Grifondoro… ma così facendo avrebbe in qualche modo onorato la memoria di Godric, cosa che Tom non voleva assolutamente. Caso volle che in casa Potter ci fosse un oggetto, un vaso da notte appunto, che per la sua funzione Tom trovò in qualche modo collegato a ciò che egli pensava di Grifondoro… -
- E adesso cosa intendi fare? Egli è di nuovo mortale, ma tu non ricordi neanche quante dita dei piedi hai, figuriamoci se saresti in grado di affrontarlo in un regolare duello all’ultimo sangue -
- Vorrà dire - ribattè Albus serafico - che tu mi sostituirai. Se poco fa abbiamo ingannato Piton che dovrebbe sapere abbastanza bene che faccia ho, non avremo problemi con i mangiamorte… -
- Questo è troppo, Albus! - sbottò Aberforth alzandosi in piedi e torreggiando minaccioso sopra il fratello - E’ tutta la vita che sopporto le tue manie di grandezza, i tuoi piani perfetti e il tuo orchestrare nell’ombra muovendoci tutti come pedine per raggiungere i tuoi scopi. Questa volta non mi… tu… tu non mi… io non so neanche perché mi arrabbio. Tanto non mi convinci. Non combatterò la tua guerra, questa volta. -
Piton intanto aveva chiuso gli occhi con la segreta speranza che i due fratelli rompiscatole sparissero dalla stanza così come erano spariti dalla sua vista. Sapeva bene come sarebbe andata a finire. Albus, senza quasi reagire agli attacchi del fratello, al momento più opportuno avrebbe infilato le due o tre paroline giuste dritte nelle orecchie di Aberforth. Questi, d’altro canto, avrebbe urlato, strepitato, protestato, sputato e forse addirittura rotto qualche mobile o almeno qualche suppellettile. Passato lo sfogo iniziale, si sarebbe calmato e avrebbe fatto esattamente quello che Albus si aspettava che facesse. Avrebbe sfidato l’Oscuro Signore in un duello all’ultimo sangue, senza testimoni e senza esclusione di colpi. L’avrebbe sconfitto, probabilmente ucciso. Poi se ne sarebbe tornato a gestire un pub di dubbia fama nell’unico villaggio abitato interamente da maghi del Regno Unito, lasciando ad Albus gli onori della stampa. In fondo non era già successo anni prima, quando aveva affrontato Gellert, l’ex amico del fratello?
- C’è una cosa che ancora mi perplime - ragionò Albus, pensieroso, mentre un Aberforth ancora riluttante scendeva le scale per andare a caccia di Voldemort - sei ancora vincolato dal Voto Infrangibile. Come intendi muoverti per evitare le conseguenze del tuo giuramento? -
- Fortunatamente - rispose Piton con un ghigno - Non ho specificato entro quanto tempo o come ti avrei fatto morire. Ergo dopo un’attenta e ponderata riflessione ho deciso di farti morire… di morte naturale. Mentre “dormivi” ho distrutto le tue scorte di Elisir di Lunga Vita… - confessò serafico e non senza una punta di sadico piacere lasciò la stanza, mentre ad un pallidissimo Albus sfuggiva una parola dalle labbra:
- L’Elisir… -
 
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Mairead Boenisolius
view post Posted on 29/6/2010, 16:48




Eccomi qui!
titolo: L'ultimo sorriso
genere: drammatico, introspettivo
trama: credo che per descrivere al meglio la mia storia, basti guardare l'immagine a cui mi sono ispirata:
image

la storia devo metterla in un altro post perché dopo mille tentativi non riesco a metterla in questo... non è colpa mia è il computer!! giuro!

Edited by Mairead Boenisolius - 29/6/2010, 18:13
 
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Mairead Boenisolius
view post Posted on 29/6/2010, 17:26




ggggrr.. tentativo numero mille e uno...
speriamo sia la volta buona!

SPOILER (click to view)
C'era una strana immobilità nell'aria quella sera. Niente vento, niente gufi che cantavano alla notte, niente cicale. Solo silenzio. La piccola falce di luna, che risplendeva nel cielo, veniva ogni tanto oscurata da qualche nuvola passeggera. La donna sospirò e il suo alito si condensò sul vetro della finestra. Per un attimo il paesaggio notturno che stava osservando fu nascosto dalla nebbia, poi tornò lentamente visibile mentre la condensa ritornava allo stato di vapore. Lui era morto, ormai doveva accettarlo. Non sarebbe più tornato. Ma come poteva sopportare tutto quel dolore? Come poteva il suo cuore spezzato reggere ancora? La donna ebbe un sussulto e si portò una mano alla bocca. La brughiera era sempre là, sempre immobile. Quella distesa di erba era vuota e silenziosa come la sua anima. Stanca, stanca di soffrire. Stanca di dover lottare per le proprie scelte e di ritrovarsi sempre con un pugno di sabbia tra le dita. Era stanca di tutto. Quella guerra assurda le stava risucchiando la vita. Perché, perché di nuovo? Perché a lei?
Un piccolo gemito alle sue spalle la richiamò dai suoi pensieri. Il bimbo che dormiva nella culla alle sue spalle si mosse nel sonno. Scalciò e agitò i teneri pugnetti chiusi, poi si tranquillizzò girandosi sul fianco. Chissà cosa stava sognando. Forse la realtà non aveva perso il proprio senso, se in tutto quell'orrore c'era ancora posto per qualcosa di così dolce, di così tenero, di così vitale. Il sogno di un bambino innocente. Cosa c'era di più bello? Cosa altro le era rimasto, oltre a quello?
-Mamma, dove sei?- la chiamò una voce. Era affannata. Era successo qualcosa, o stava succedendo. -Mamma? Ah, sei qui!- disse una giovane donna, entrando nella stanza. Il suo sguardo ansioso si soffermò sul piccolo che dormiva, poi tornò a fissare la madre. -C'è la guerra, mamma. Harry è arrivato a Hogwarst- annunciò in tono grave. Come se avesse sentito quelle parole, il bambino si svegliò di soprassalto e cominciò a piangere. La donna, ignorando le parole della figlia, si gettò sulla culla e prese il piccolo tra le braccia. -Buono, Teddy, buono.- cantilenò, dondolando il bambino con tenerezza.
-Mamma...- disse nuovamente la ragazza, per richiamare l'attenzione della donna. -C'è la guerra. Io e Remus andiamo a combattere.- disse con lentezza, ma in tono fermo. La madre smise di cullare il piccolo e fissò la figlia dritta negli occhi. Il suo sguardo era duro e perforante.
Era lo sguardo di una Black.
-Non fare quella faccia, mamma. Lo sai che non potrei sopportare di restare qui con le mani in mano, mentre gli altri sono in pericolo.- la aggredì Tonks. Era un'accusa velata: lei in quella guerra era sempre rimasta con le mani in mano, non apertamente ostile all'Ordine della Fenice, ma certamente non faceva nulla per aiutarli. Dopo tutto, cosa avevano fatto loro per aiutare lei? Perché avrebbe dovuto dare la vita per una causa che non sentiva come sua? Perché avrebbe dovuto combattere per difendere qualcuno che non avrebbe alzato un dito per difendere lei? Non era affare suo quella guerra, non era affare suo Harry Potter. Non le pareva che il ragazzo fosse uno che si faceva tanti scrupoli nell'usare gli altri come scudo contro il Signore Oscuro. Quanti erano morti per difenderlo? Quanti ancora sarebbero dovuti morire?
-Tu ti preoccupi tanto di Potter e non ti preoccupi di tuo figlio?- chiese Andromeda, con amarezza. -È per Teddy che lo sto facendo!- rispose Tonks con foga.
-Ah, sì? Per farlo crescere orfano?-
-No, per farlo crescere in un futuro migliore, un futuro in cui la gente non morirà per strada, in cui chi ha genitori babbani non sarà un rinnegato, in cui potrà scegliere la propria strada liberamente!- gridò Tonks, in preda al furore. -Mamma, se non combattiamo per chi amiamo, per chi combattiamo?- E con quelle parole uscì di corsa dalla stanza, inciampando in un vaso da notte e andando a sbattere contro una cassapanca.
-Ninfadora.- sussurrò flebilmente Andromeda. Teddy ricominciò a piangere come un disperato, levando i suoi urli isterici al cielo. Potevano lasciarsi così. In fin dei conti Andromeda non avrebbe mai approvato quella scelta. Ma dopo tutto era sua figlia, e non sapeva se sarebbe tornata.
-Ninfadora!- gridò allora, inseguendo la ragazza giù dalle scale fino in ingresso. -Ninfadora.- chiamò ancora, con dolcezza, quando vide lei e il marito fermi sulla porta di casa. Gli occhi le si inumidirono, ma non pianse. Lei era una Black. Deglutì sonoramente per cercare le parole. Alla fine disse solo: -Fate attenzione.- Andromeda aveva come la sensazione che si sarebbe pentita di averli lasciati andare.
Tonks sorrise, un sorriso sincero e rassicurante. Un sorriso che voleva dire: “torneremo, mamma.” Un sorriso spontaneo. L'ultimo sorriso.


EDIT: Ti ho messo l'avviso spoiler solo perchè è più comodo scorrere la pagina! :)

Edited by Emily Darlington - 2/7/2010, 11:06
 
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Emily Darlington
view post Posted on 30/7/2010, 15:24




Allora, il concorso è ufficialmente terminato!
Accidenti è stato difficilissimo scegliere una vincitrice perchè siete state tutte bravissime e le vostre ff erano tutte bellissime e interessanti... ma alla fine, rullo di tamburi, a nostro giudizio la vincitrice è...

Alinda86!!!

Certo ci piacerebbe molto poter dire il titolo della ff vincente, ma ti sei dimenticata di metterlo.
E' stata a lungo testa a testa con un'altra ff però ha utilizzato il bonus del vaso da notte. :lol:
Che dire era divertentissima, soprattutto per la parte dei "punti di vista"... semplicemente geniale! :D Senza contare che, ragazza mia, scrivi davvero benissimo! Il tuo stile è chiaro e scorrevole e rendi i personaggi in maniera davvero ammirevole.
Come ho detto per me e Cass è stato davvero difficile scegliere la miglior ff perchè erano tutte scritte molto bene ed interessanti! Cavolo... è davvero difficile per me fare il giudice perchè a me piacciono tutte!
Comunque Linda ancora complimenti!!!
 
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cissyfancrazy94
view post Posted on 30/7/2010, 15:50




Brava Lindaaaa!!!!!!XD e complimenti anche alle altre ovviamente, mi spiace solo non aver partecipato :( ma mi rifarò :) sperando in un'ispirazione stavolta!
 
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Julia Weasley
view post Posted on 30/7/2010, 16:20




Adesso si può scrivere su questa discussione? :unsure:
Vabè... COMPLIMENTI Alinda!!
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cissyfancrazy94
view post Posted on 30/7/2010, 16:33




Oh non ci ho pensato!Bè sinche Emily o Cass non vengono a cruciarci!:D
Complimenti ancora Alinda! image prendi come buono lo smile =)
 
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kyrie_riddle
view post Posted on 31/7/2010, 04:03




Evviva Alinda!!! image image

Anche lo zio Voldie è entusiasta!
 
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Emily Darlington
view post Posted on 31/7/2010, 12:55




No problem, finchè parliamo del concorso non è spam, giusto? ;)
Dai, la prossima volta partecipate numerose! :D
 
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alinda86
view post Posted on 2/8/2010, 20:17




grazie, grazie a tutte!!
ora spero non vi aspettiate un discorso... però, visto che sono qua, quasi quasi lo faccio.
Dunque... l'idea dei punti di vista mi è venuta per caso... ho iniziato a scrivere le prime cinque righe e poi mi è venuto il blocco dello scrittore. per settimane non sono riuscita a trovare un modo intelligente di continuare il racconto. così una notte, rileggendo le regole mi sono accorta di averne fraintesa una e ho sentito la voce di Hermione da sopra una spalla: "Ma solo io mi sono presa la briga di leggere BENE tutto il regolamento del concorso?" così ho scritto la parentesi col magico trio e poi mi sono resa conto che non sapevo come incastrare le due cose...
anche perchè la mia intenzione era quella di fornire una trama del tutto alternativa ai doni della morte, di scrivere quello che sarebbe dovuto succedere nel settimo libro se zia Row non avesse scritto delle cose a caso. E più scrivevo più mi ponevo delle domande:
- è mai possibile che Silente, l'eminenza grigia, colui che tutto sa e tutto prevede abbia affidato al caso e a potter la distruzione degli horcrux e la ricerca dei doni della morte. insomma, nel settimo libro alla fine va tutto bene, ma sono troppi gli elementi affidati al caso, se silente avesse veramente voluto voldemort sconfitto si sarebbe organizzato meglio
- perchè secondo zia Row è logico che il pezzo di anima di voldemort si unisca all'unica cosa viva dei paraggi (Harry)? cioè, tutti gli horcrux sono oggetti inanimati, poteva tranquillamente finire in un mattone... anche perchè ho supposto che avesse già evocato l'incantesimo per creare l'horcrux prima di lanciare l'avada su harry
- perchè lasciare a potter o a qualcun altro la battaglia finale con voldie?
non è una cosa da silente?
- poi rileggendo la storia di gellert non so perchè ma ho avuto l'impressione che aberforth c'entrasse non poco con la sua caduta...
E in effetti sì, mi sono accorta di non aver pensato ad un titolo nell'istante in cui Emily ha fatto notare che non c'era. XD
Complimenti a tutte, la ff di bella fa veramente ridere, le altre due sono più tristi, ma scritte comunque benissimo...
sono un po' delusa, però, speravo partecipasse più gente...
 
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YunaX
view post Posted on 4/8/2010, 18:04




complimenti alinda *-* *lancia crucio in aria per festeggiare*
 
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13 replies since 4/6/2010, 10:24   647 views
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