Emily Darlington |
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| Condivido l'analisi ma è il motivo per cui non mi piace: non ho mai creduto nel mito dell'eroe rivoluzionario, di solito per me non sono altro che dei disturbati arrabbiati con il mondo che sfogano la loro aggressività con qualcosa di grandioso. Capitano fare cose buone, ma questo è spesso un "effetto collatrerale" del loro sfogo. Lo stesso è Gale: lui è pieno di odio e rabbia per quello che gli è accaduto, ma non ha la maturità di capire un minimo di relativismo, oppure non gli importa. Per lui il nemico è il male e deve pagare e soffrire, senza il concetto di giusto e sbagliato: questo lo rende terribile e perfetto in una guerra, ma francamente terrificante a livello umano. Del resto gli eroi di guerra altro non sono che assassini posti in una situazione in cui le loro abilità sono utili e non terrificanti, così è il personaggio di Gale, e onestamente credo che il contrasto tra le visioni del mondo sia marcato tra Katniss e Gale molto di più che il confronto Peeta-Gale. E' lei il personaggio che matura maggiormente e per questo secondo me si stacca da Gale e dalla sua stessa visione del mondo, al di là della storia d'amore, così come lo sparo finale alla tizia del distretto 13, alla fine lei rinuncia anche a Gale in questo modo.
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